I consigli di promozione di Stefano, il nostro libraio Kobo Italia

Stefano Tura, è il nostro European merchandising manager, tra le varie mansioni si occupa della libreria di Kobo Italia e conosce il mercato italiano a menadito. Gli diamo ora la parola per darvi 5 consigli per promuovere al meglio il vostro libro ed evitare gli errori più comuni.

Sì sì va bene, hai scritto un libro. E adesso?

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Stefano Tura, European Merchandising Manager

Non smetterò mai di sottolineare come nella parola selfpublishing la porzione più importante sia “publishing” – o, se preferite, come nella parola autopubblicazione quella più importante sia “pubblicazione”.
Per quanto con la diffusione delle piattaforme di selfpublishing i passi che separano da uno scaffale su una libreria (fisica o online) siano sempre minori, e spesso distanti solo alcuni clic, per sperare di posizionarsi realmente sul mercato è necessario che il libro che andrete a pubblicare sia curato in ogni suo aspetto e in grado realmente di reggersi sulle sue gambe e affrontare le pubblicazioni degli editori maggiori: si può dire che con il selfpublishing la mediazione editoriale non è più in capo alla casa editrice ma non sparisce – si sposta semplicemente sull’autore, che deve realmente diventare un editore di se stesso.

1.EDITING

Il primo passo da fare, fondamentale, si svolge ancora prima di presentare il libro al pubblico. Anzi, ancora prima di completarlo – ma ha un riscontro importante anche per la promozione del libro stesso: fare un editing serio e accurato, con un editor professionale.

Lavorare con un editor non significa abdicare alla propria autorialità: anzi, l’editing è un lavoro di squadra, una collaborazione strettissima e gratificante che aiuta il libro ad avere una struttura più solida, smussandone i difetti ed esaltandone i pregi, facendo crescere la scrittura dell’autore, donando ordine ed equilibrio al libro. Grandissimi scrittori hanno riconosciuto meriti immensi ai propri editor, che li hanno aiutati a costruire la propria voce inconfondibile.

L’importanza di un editing efficace diventa un mezzo promozionale anche perché non bisogna mai dimenticare che le librerie online, Kobo in primis, permettono di leggere in anteprima alcune pagine di un libro prima di decidere se acquistarlo. Una buona correzione di bozze è il minimo per essere presi in considerazione, ma se un libro ha ricevuto un editing che ne ha rafforzato i personaggi, migliorato la regia, affilato i dialoghi e portato a un primo capitolo, a una prima pagina, che ti catturano subito, avete trovato un nuovo lettore.

2. COPERTINA

È fin troppo banale ricordare come la copertina sia il vero biglietto da visita di un libro. Una copertina efficace deve avere alcune caratteristiche imprescindibili:

  • Gli elementi devono essere tutti perfettamente leggibili
    • E questo non significa solo autore e titolo – ovviamente – ma anche le immagini stesse. Una copertina non deve essere troppo piena di elementi, che finirebbero col disturbare, ma gli spazi al suo interno devono essere organizzati in maniera tale da permettere all’occhio di “leggere” immediatamente tutte le informazioni fondamentali, comprese le suggestioni date dall’immagine. Ci sono illustrazioni o fotografie bellissime che però semplicemente non funzionano come copertine di un libro. La regola fondamentale, che vale per tutti i punti successivi, è: studiate quello che c’è sul mercato, e capite perché una copertina costruita in una certa maniera funziona, e un’altra no.
  • Deve inquadrarsi chiaramente all’interno di un genere
    • E non pensate solo al genere principale, pensate agli stilemi del sottogenere in cui state scrivendo. Le copertine di una chick-lit sono diverse da quelle di un femminile contemporaneo, a loro volta diverse da quelle di un romanzo d’amore storico. La copertina di un giallo all’italiana è diversa da quella di un thriller psicologico. Guardate le altre copertine, identificate quelle del genere in cui il vostro libro si va a porre, e parlate a *quel* lettore.
      Il gioco diventa ancora più divertente se volete tradurre il vostro libro per il mercato estero, perché gli stilemi tipici in Italia possono non essere gli stessi del mercato francese, e quasi sicuramente non saranno gli stessi di quello anglosassone.
  • Deve essere costruita per essere vista su uno store online
    • Lo spazio è tiranno, e negli store online decine di copertine si susseguono a colpo d’occhio. Gli elementi fondamentali di una copertina (autore e titolo) devono quindi essere immediatamente leggibili, sia nella scelta della font che nella loro dimensione. Sottotitoli, citazioni, recensioni, tutto il resto rischia di apparire troppo piccolo e contribuire solo a creare confusione: molto meglio metterli nella sinossi, o comunque nella pagina prodotto.
  • Se state scrivendo una serie, create delle copertine coerenti l’una con l’altra.
    • L’esempio migliore che mi viene in mente parlando di autori indipendenti è Blake Pierce, autore di gialli e thriller seriali. Ha al suo attivo diverse serie, e ognuna è immediatamente riconoscibile dalla copertina:

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Un Mistero di Riley Paige —Libro 3)
(Dettagli di corpi umani)

 

 

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Gli Inizi di Riley Paige—Libro 1
(sfondo nero, un occhio che guarda attraverso una serratura)

 

 

 

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Un Thriller di Keri Locke– Libro 5
(una sedia sempre presente nelle copertine)

 

 

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Un Mistero di Mackenzie White Mystery—Libro 8
(immagini in esterno, con silhouette femminili)

 

 

  • Infine, per quanto la definizione non sia forse precisa: deve sembrare professionale!
    Studiate le altre copertine, non cercate effetti stucchevoli, usate una grafica contemporanea. Se non siete sicuri o non conoscete abbastanza bene gli strumenti per costruire una buona copertina, chiedete l’aiuto di un professionista: è un elemento troppo importante per essere trascurato.

Altri esempi di copertine efficaci: 

 

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3. SINOSSI (e apparati)

La prima cosa da fare per scrivere una buona sinossi del vostro libro, soprattutto se è un romanzo, è distaccarsene il più possibile. Non dovete dire tutto, non dovete descriverlo nei dettagli. Anzi, dovete trovare il modo di descrivere sì la trama e i temi principali, ma prima di tutto di attrarre l’attenzione del lettore e convincerlo a provare il vostro libro: e per farlo occorre guardare al vostro libro proprio con gli occhi di un lettore, di qualcuno che non sa nulla di quello che si trova di fronte, ma magari è stato incuriosito dalla copertina, o dal posizionamento che il libraio ha scelto per il libro.
Non cercate descrizioni complesse pensando di impressionare il lettore o di voler essere esaustivi: usate semmai un linguaggio diretto e suggestivo al tempo stesso. Esercitatevi: scrivete una sinossi in 2000 caratteri, poi in 1000, poi in 500, poi in 100: vi aiuterà a trovare l’essenziale da dire in quella definitiva.

È importante anche trovare una punch line, una frase da inserire all’inizio o alla fine della sinossi, magari in grassetto, che attiri l’attenzione e riassuma i punti di forza del libro – la stessa frase potrebbe poi anche ispirare o essere utilizzata dal libraio nel caso metta in evidenza il vostro libro.

Per riportare solo un paio di esempi, da libri selfpublished di successo:
– “Un thriller che afferra dall’inizio alla fine, con colpi di scena e un finale impossibile da indovinare” (Phil Kansel, Le ragazze perdute di Otter Creek)
– “Una protagonista amatissima dai lettori. Una serie bestseller della rete” (Giulia Beyman, Un cuore nell’oscurità).

Infine, una regola semplicissima ma fondamentale: rileggete! È inutile perdere tanto tempo a costruire una sinossi interessante e potente se poi ci sono un paio di errori ortografici a respingere immediatamente il vostro potenziale lettore!

4. METADATI

Non si parla qui più di presentazione del libro, ma di come facilitare la sua reperibilità. Quando andate a pubblicare un libro tramite KWL potete selezionare fino a 3 categorie, che aiuteranno i lettori a ritrovarlo facilmente sul sito.

È importante essere precisi, sia perché le categorie sono un buono strumento per il lettore, sia perché associare il vostro libro a una categoria non pertinente lancia un segnale contraddittorio al lettore. Quindi scegliete solamente le categorie più attinenti (potete anche utilizzare una categoria generale, come “Romanzi d’amore”, e aggiungerne poi una più specifica, come “Romanzi d’amore > Paranormal romance”). E non preoccupatevi se siete indecisi sulla terza: molto meglio metterne solamente due ma pertinenti, che aggiungerne una terza non rilevante.

Sempre parlando di metadati, una mia piccola ossessione: se i vostri romanzi fanno parte di una serie, utilizzate i metadati di serie! Questo permetterà al negozio di mostrare all’interno della pagina prodotto di un romanzo tutti gli altri appartenenti alla serie stessa. Non solo: se un lettore sta finendo un libro di una serie, Kobo gli invierà in automatico una mail per proporgli di acquistare e iniziare immediatamente a leggere il successivo!

5. PRICING (E PROMOZIONI)

Buona parte del mio lavoro si svolge lavorando sui prezzi (ne potrei parlare per ore, ma sarebbero alcune delle ore più noiose della vostra vita, quindi ve lo risparmio).

Prima di tutto guardate il mercato: il rosa tende a essere più economico di thriller, letteratura e saggistica (il genere mediamente più costoso). In Italia il prezzo medio di vendita di un ebook è piuttosto basso, quantomeno rispetto ad altri Paesi europei. Questo non vuole dire però che dobbiate rincorrere il più basso prezzo possibile sperando di vendere qualche copia in più – paradossalmente un prezzo di 0,99€ rischia di trasmettere poca fiducia nell’autore e nella qualità del libro.

La regola fondamentale è che il prezzo dei vostri libri non deve essere né basso né alto: deve essere giusto. E il prezzo giusto dipende dai vostri obiettivi. In linea di massima quello che dovrebbe guidarvi è l’obiettivo di massimizzare i vostri ricavi, ma questo può volere dire cose differenti a seconda del libro di cui state decidendo il prezzo.

Se state decidendo i prezzi di libri facenti parte di una serie, massimizzare i ricavi significa spesso far appassionare il maggior numero possibile di lettori alla serie, così che non si limitino a comprare solo un libro: può quindi essere utile mettere il primo libro a 0,99€ o addirittura gratis, per amplificarne la diffusione e provare a raggiungere più lettori possibili, in modo da aumentare le probabilità che molti di loro proseguano nella serie. Ancora, se non volete offrire gratuitamente un romanzo intero, potreste scrivere un breve racconto o una novella introduttiva alla serie e metterlo a disposizione gratuitamente.

Se avete un libro non seriale (che sia narrativa o saggistica), potete pensare a un prezzo di 1,99€ o 2,99€ (in generale, usate sempre il .99€, non arrotondate i prezzi). Non dimenticate che le royalties che KWL offre per un prezzo di 2,99€ sono più alte di quelle offerte per un prezzo di 1,99€: potete quindi valutare se le copie vendute teoricamente in più al prezzo più basso giustifichino andare in quella direzione, o se valga la pena di usare un prezzo più alto. Se avete già un buon seguito di lettori, il prezzo leggermente più alto è quasi sicuramente la scelta giusta. Dato che KWL permette di modificare il vostro prezzo di copertina in maniera molto semplice, potete anche sperimentare nel corso del tempo.

Non dimenticate infine che un prezzo di copertina leggermente più alto, come può essere 2,99€, vi permetterà più facilmente di abbassarlo per accedere alle promozioni che i negozi periodicamente fanno, garantendovi una visibilità altrimenti difficile da ottenere. Se il vostro romanzo entrerà nella top50 avrà poi una visibilità ancora maggiore e la possibilità di generare molte più vendite a prezzo intero nei giorni successivi.

Bene, basta parlare ora, è tempo di mettersi al lavoro!

 

 

Un pensiero riguardo “I consigli di promozione di Stefano, il nostro libraio Kobo Italia

  1. Caro Stefano,
    tutto giusto e appropriato, ma… sì c’è un ma. Prendi uno come me che ha oltre 70 manuali di “fai da te” presenti sulle librerie gestite da Kobo e che vede inesorabilmente pubblicizzati dalle vostre newsletter i romanzi per casalinghe affrante, sognatori del sogno, orroristi incalliti e così via. Uno come me che tempo addietro ha scritto a writinglife facendo presente che esiste anche la manualistica e la saggistica (dalla cucina alla fotografia, dal fai da te al cucito, decoupage, decorazione, scienza varia, storia, fisica…) non solo il fantasy, e che era incredibile che di quest’area culturale non si facesse praticamente cenno nelle vostre newsletter. La risposta fu (riassumo il concetto): kobo non è granché interessato a questi filoni divulgativi, amen.
    Allora, bene i consigli su come si fa una copertina e dintorni, ma sia chiaro che chi decide la visibilità rimane chi ha in mano la chiave della comunicazione, in questo caso kobo. Posso dirti questo con la tranquilla consapevolezza che utilizzando altri canali web che fanno comunicazione a raggio più ampio (se mi cerchi mi trovi) le vendite ci sono, eccome. Non sono numeri grandi, è vero, ma sono costantemente in crescita dal 2013 quando ho cominciato a pubblicare: niente fiammate di sell-out, niente crolli.
    Cambierà qualcosa? Non credo, ma almeno te l’ho fatto presente. Il mondo della manualistica e della saggistica è una miniera a cielo aperto, è un vero peccato non valorizzarla.

    Ciao, grazie di avermi letto
    Valerio Poggi

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