Abbiamo già affrontato dalle pagine di questo blog il tema dei diversi generi letterari e di come non sempre sia necessario inquadrare un libro all’interno di canoni predefiniti. Come abbiamo notato approfondendo il romanzo fantasy, bisogna prestare però molta attenzione, perché conoscere le differenze sostanziali tra i vari generi, approfondendo le caratteristiche che contribuiscono a renderli unici, può risultare una mossa vincente.
Solamente padroneggiando in maniera precisa e puntuale le regole sarà possibile giocare con loro e costruire un prodotto di successo.
Nelle righe che seguiranno parleremo di come scrivere un romanzo giallo, o poliziesco: uno dei capisaldi della letteratura novecentesca e che ancora oggi trova fortuna sugli scaffali, appassionando milioni di lettori in tutto il mondo.
Indice
Storia del genere giallo
Solamente in Italia è conosciuto come romanzo giallo, nel resto del mondo si parla di poliziesco, detective novel oppure crime story. Questa particolarità del nostro mercato è dovuta alla collana dedicata al poliziesco di Mondadori, Il Giallo Mondadori, edita sin dal 1929, con la peculiarità data dal colore delle copertine.
Il genere poliziesco nasce convenzionalmente a metà ‘800 con la pubblicazione de I delitti della via Morgue di Edgar Allan Poe. Da lì in poi compariranno sulla scena il personaggio di Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle, il detective Poirot di Agatha Christie e tutta una serie di personaggi iconici che hanno contribuito a rendere nel tempo i romanzi gialli tra i più amati dal grande pubblico.
Basti pensare solamente al mercato italiano e al Montalbano di Camilleri, esempio di successo letterario, e non solo, in grado di ricalcare in maniera precisa gli stereotipi del genere, presentandolo in chiave moderna e contemporanea.
Il lettore di romanzi gialli
Ricordati che quando scrivi un libro lo fai (soprattutto) per chi dovrà poi leggerlo. Il lettore di romanzi gialli è un lettore attento, interessato ai dettagli e ai particolari, che non vuole ovviamente scoprire subito chi è il colpevole, ma esige una lettura che lo accompagni verso la risoluzione del caso.
Dovrai essere pronto a stupirlo senza presentargli soluzioni frettolose, ancor peggio troppo fantasiose, che possano rompere il muro della sospensione d’incredulità. Ricorda che l’amante di questo genere è abituato a risolvere casi, sa farlo e in qualche modo collabora nella sua immaginazione con le forze dell’ordine.
Come scrivere un romanzo giallo
I 4 pilastri del genere giallo
Le regole di base per scrivere una storia sono quelle comuni a tutti i libri, dalla costruzione dell’ambientazione all’elaborazione degli intrecci di trama, dalla struttura dei dialoghi fino alla caratterizzazione dei personaggi.
Per il romanzo giallo però vanno aggiunti 4 pilastri che daranno struttura e forma a tutto il testo:
- Murder, il delitto. Il reato commesso, che bisogna inquadrare in un contesto di azione e reazione preciso; questa corrispondenza sarà il punto di svolta tra l’inizio della narrazione e il successivo sviluppo della trama.
- Moments of opportunity, l’occasione in cui si compie il fatto e tutta la costruzione che porta alla sua realizzazione.
- Motive, il movente. Perché viene commesso il delitto? Quali sono le cause che hanno portato al suo compimento?
- Mean, l’arma.
Definisci queste parti ancor prima di iniziare a scrivere. Aiutati, se ne senti il bisogno, con degli schemi e non aver fretta di concludere. Il tutto dovrà essere credibile, quindi attenzione nella costruzione di tutti i passaggi.
I personaggi
Una volta stabilita la struttura portante del tuo libro dovrai dar forma a chi concretamente rappresenterà la trama che hai pensato. Per farlo dovrai giocare con alcuni archetipi:
- Il colpevole, il protagonista celato della tua narrazione. Costruisci la sua caratterizzazione partendo dal movente, dai tratti psicologici che l’hanno spinto a un gesto così estremo. Ricordati che il colpevole è l’obiettivo del lettore, stanarlo e incastrarlo sarà lo scopo della narrazione. Dovrà essere presente sin dall’inizio e dovrà aver lasciato lungo il percorso indizi e tracce.
- L’investigatore, l’eroe del tuo testo. Colui che dedicherà risorse e forze e che proverà a stanare il colpevole. Non necessariamente dovrà essere un poliziotto: esci dallo schema guardia-ladro, se da un lato infatti è importante ci sia la presenza forte di un personaggio positivo dedito a risolvere il caso, l’originalità è sempre quella che la fa da padrona. Quindi creare intrecci moderni fuori dai soliti paradigmi è sicuramente una scelta vincente.
- La vittima, che non va vista come mero agnello da sacrificare sull’altare della narrazione. È un personaggio che va elaborato al pari di tutti gli altri e che forse merita ancor più attenzione, perché sarà la costruzione della sua psicologia e del suo background di azioni che porterà il colpevole a commettere l’omicidio. Chiediti cosa ha fatto (o non ha fatto) di così grave la tua vittima per spingere il colpevole a ucciderla e da quel preciso punto inizia a scrivere.
- I testimoni, chi sa qualcosa. Chi ha visto oppure immagina perché conscio di una verità che, almeno inizialmente, sarà sconosciuta all’investigatore. Perché tacciono, perché decidono di parlare. Tutto è importante per restituire credibilità al tuo libro.
il finale in un romanzo giallo

Se il finale, per ogni genere di libro, ha un valore importantissimo perché serve da chiosa alla narrazione, quando ci si approccia a scrivere un romanzo giallo questo assume ancor più importanza, perché sarà il solo obiettivo che il lettore si sarà prefisso all’inizio della lettura.
Un finale banale, scontato o ancora peggio che non abbia alcuna coerenza e logica con l’intera costruzione del caso, rovinerà irrevocabilmente tutto il tuo libro. Per riuscire in questo la soluzione dovrà rispecchiare quattro criteri:
- Dovrà essere deducibile con la logica. Il lettore è al pari dell’investigatore un personaggio attivo che formula ipotesi sulle informazioni scoperte mano mano. Partecipa alla risoluzione del caso e va messo nelle condizioni di poterlo fare. Attenzione però, questo non significa rendere il tutto semplice. Al lettore vanno forniti indizi, starà poi alla sua sensibilità risolvere il tutto.
- Deve essere costruita per sorprendere, senza esagerare, ma ricercando comunque stupore in chi legge. Un caso semplice da risolvere è un caso noioso, e un caso noioso non diventa una bella storia da raccontare.
- Non deve lasciar scampo all’ambiguità. La soluzione deve essere univoca, al netto di tutte le ipotesi formulabili la storia deve volgere in un’unica direzione per essere poi considerata credibile.
- In tutto questo il narratore non deve elaborare giudizi etici e morali sul colpevole, sul movente e sui personaggi. Starà al lettore costruire una propria idea senza condizionamenti.
Libri per imparare a scrivere romanzi gialli
E ora, arrivati alla conclusione di questa breve guida su come scrivere un romanzo giallo, ti suggeriamo alcuni titoli che potranno aiutarti nella fase di studio per la realizzazione del tuo libro.
Il primo è Venti regole per scrivere romanzi polizieschi, di S. S. Van Dine. Uno dei padri fondatori del genere e che tra consigli pratici e suggerimenti su cosa evitare sicuramente saprà indirizzarti al meglio.
E poi ancora Come si scrive un giallo. Teoria e pratica della suspense di Patricia Highsmith, con una prefazione presente nell’edizione italiana di Camilleri. Un prontuario più moderno utile non solo a chi si sta approcciando al genere, ma anche come manuale di scrittura in generale.
A questo punto c’è poco altro da dire, siediti alla tua scrivania e scrivi un grande libro.