La descrizione di un personaggio, consigli ed errori da evitare

La scrittura è un puzzle che a mano a mano prende forma, dando vita a una (bella) storia: va dato il giusto peso all’ambientazione in cui è immersa la narrazione, bisogna far attenzione a costruire i dialoghi in maniera coerente con il contesto che hai tracciato, e bisogna soprattutto descrivere i personaggi in maniera precisa e puntuale per rendere il racconto quanto più credibile, verosimile e interessante possibile.

La caratterizzazione e la descrizione di un personaggio è forse la parte più importante nella stesura di un testo: ricordati che i personaggi daranno voce alla tua penna, ti consentiranno di mettere nelle mani del lettore il messaggio che hai deciso di veicolare (colmo di tutte le sfumature e le specificità di cui ha bisogno), e soprattutto ti permetteranno di giocare nel modo più sfaccettato possibile con le emozioni.

Indice

Descrizione di un personaggio: diretta o indiretta

Partiamo dalla fine, da cosa è giusto e cosa funziona meno: non esiste una risposta corretta! Una storia è buona quando si adatta alle circostanze. Quando scrivi, non cercare una regola, ma focalizzati sugli obiettivi, su cosa devi trasmettere e su dove vuoi arrivare. Il resto poi è una conseguenza:

  • La descrizione diretta è l’insieme di tutti gli aggettivi, le caratteristiche fisiche, gli episodi che coinvolgono direttamente il personaggio e che lo presentano in maniera netta e precisa.
  • La descrizione indiretta invece è tutto l’insieme dei non detti che lasciano spazio all’interpretazione. È quello che emerge dai dialoghi, dai monologhi. Tutti i lineamenti della personalità e della psicologia del personaggio, figli dell’idea che si fa di lui chi legge. 

Se per la descrizione diretta abbiamo tra le mani sostanzialmente la rappresentazione di un’immagine chiara attraverso le parole, addentrandoci in quella indiretta quello che dovrà muovere la tua penna nelle fasi di scrittura sarà la ricerca del perché il tuo personaggio compia quella determinata azione. Perché sceglie proprio quelle parole e come mai in quel frangente ha deciso di tacere.

La descrizione diretta è l’apparire, mentre quella indiretta è l’essere. Trovando equilibrio e coerenza in tutto questo, darai forma verosimile ai personaggi.

Caratteristiche (non solo) fisiche

Non limitarti all’utilizzo della sola vista, sfrutta la sensorialità attraverso similitudini, paragoni e metafore. Descrizioni precise e accurate anche attraverso l’utilizzo di oggetti di uso comune. Un particolare orologio, la collanina regalata anni prima da un parente, l’abbigliamento con il quale solitamente il tuo personaggio compare sulla scena.

Le caratteristiche fisiche, inoltre, possono essere utilissime anche per delineare tratti della personalità: pensa a un particolare difetto che potrebbe aver reso il tuo personaggio scontroso, oppure una estetica forte che lo ha fatto diventare spocchioso e arrogante.

Ricalca senza esasperarli i cliché del quotidiano, ma ricordati sempre alla base una dose di originalità. Il giocatore di calcio bello e dannato oppure l’affascinante principessa dagli occhi azzurri sono stati già raccontati.

Personalità

Per personalità si intende l’insieme di tutti i tratti stabili del personaggio, la somma del suo carattere e del suo comportamento. Per riuscire a rappresentare questi aspetti al meglio parti da due caratteristiche:

  • Temperamento, la parte innata del comportamento di un individuo, di natura genetica. È definibile come il tratto biologico della personalità e per questo si manifesta nell’individuo già da bambino.
  • Comportamento, la componente della personalità che racchiude al suo interno il temperamento (costituzione ereditaria), e lo fonde con l’insieme di esperienze, con la formazione e l’educazione, e le relazioni che il tuo personaggio avrà affrontato e incontrato durante la sua vita (costituzione acquisita).

In quest’ottica sarebbe interessante, all’interno del libro, riuscire a ricavare dello spazio per descrivere il rapporto del tuo personaggio con la sua famiglia, con gli amici, con le esperienze che maggiormente lo hanno segnato nel suo percorso di crescita, al fine di restituire al lettore un quadro ampio nel quale immergersi.

Ambiente, luogo d’appartenenza e linguaggio

Abbiamo già visto come l’ambientazione non va intesa solamente come luogo in cui si svolge l’azione.

L’ambiente, il contesto, un quartiere all’interno di una grande città, ti permettono di dare uno sfondo al tuo personaggio. Una casa tenuta nel caos ci restituisce un’immagine del personaggio più chiara di quanto probabilmente riuscirebbero a fare due pagine fitte di descrizione psicologica.

Di riflesso anche il modo in cui il tuo personaggio si esprime dovrà essere pertinente e coerente con l’ambientazione proposta e sarà utile per delineare tratti della personalità che in altri modi sarebbe difficile inquadrare. Devi fare attenzione a cosa dice, quando lo dice, quando decide di tacere e i toni utilizzati durante le discussioni.

Trova il giusto equilibrio, non soffocare la descrizione riempiendola di informazioni, ma gioca con le esperienze. Mescola i personaggi, falli incontrare. Consenti loro di esporsi sui temi chiave della narrazione e non sostituirti mai al lettore. L’obiettivo è metterlo nelle condizioni di creare un proprio immaginario, non privarlo di questa emozione dando tutto per scontato o ancor peggio esagerando nel raccontare.

Descrizione di un personaggio, consigli e avvertimenti 

Arrivati alla conclusione di questo articolo, ecco una serie di consigli e moniti da tenere a mente per una caratterizzazione efficace, efficiente e funzionale alla narrazione:

  • Il personaggio principale dovrà essere descritto nel dettaglio, è il protagonista del tuo racconto, non dovrai lasciare nulla caso perché ogni sua azione sarà il centro dell’attenzione di chi legge. Ricordati che ogni sua mossa genererà un enorme: “Perché?” nella mente del lettore.
  • Non esagerare: la descrizione serve al lettore per empatizzare o per capire, ma non sostituirti a lui, permettigli di formarsi un suo giudizio mano mano che la narrazione scorre.
  • Ricorda che il personaggio evolve: costruisci questa evoluzione anche all’interno del testo tenendo a mente le esperienze che ha vissuto, che sta vivendo e che vivrà. Un personaggio statico nella personalità è un personaggio morto, che annoia.
  • Show, don’t tell. Non esasperare l’incedere della trama con un racconto pesante e fitto. Fa parlare i personaggi, le loro azioni e il loro modo di rapportarsi agli eventi. Vivi la scrittura come un insieme di immagini che scorrono, il tuo ruolo di scrittore o scrittrice è rendere quelle immagini parole.
  • Pensa con attenzione al nome dei tuoi personaggi. Sarà quello che il lettore dovrà ricordare quindi anche lui avrà bisogno di cura e attenzione.

A questo punto c’è poco altro da aggiungere se non il consiglio di andare a leggere, ad esempio, Se un personaggio bussa alla mia porta di Dacia Maraini, e poi iniziare a raccontare i tuoi personaggi nel miglior modo possibile.

Che aspetti?

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