Narratore e focalizzazione: la guida al punto di vista perfetto

Stiamo imparando insieme, pian piano, a conoscere e comprendere tutte le caratteristiche che contribuiscono a rendere grande un libro. Dallo studio attento delle ambientazioni alla costruzione di personaggi tridimensionali in grado di saltar fuori dalla pagine, passando per quei dialoghi che riescono a rendere viva e vivida la narrazione.

Un’altra componente fondamentale è la figura preposta a raccontare la tua storia: il narratore.

Nelle righe che seguiranno troverai una guida sui vari tipi di narratore, per capire qual è la soluzione perfetta per il manoscritto che stai costruendo.

Indice

Narratore, cos’è

Senza entrare nei tecnicismi e senza approfondire troppo in questa fase, come invece faremo tra un po’, partiamo dalla base: il narratore è colui che racconta la storia, quella figura (non necessariamente interna all’azione) che ha il compito di accompagnare il lettore durante tutto lo svolgersi degli eventi.

Compito del narratore è quindi offrire un punto di vista sui fatti. Una chiave di lettura che servirà al lettore per assumere coscienza degli eventi e per potersi immergere nella vicenda.

Tipi di focalizzazione e punti di vista

La focalizzazione è l’angolatura, il punto di vista da cui si racconta la storia. Si compone sostanzialmente di tutto quello di cui il narratore è a conoscenza, o scopre man mano che la storia avanza, e lo offre al lettore.

Ne esistono di tre tipi:

  • Focalizzazione zero, si ha quando il narratore conosce tutto della storia che sta presentando. Dalle cause scatenanti alle dirette conseguenze. È quel caso in cui lo definiamo onnisciente, vede gli eventi dall’alto e non lascia spazio a punti di vista dei personaggi. Ne è un esempio I Promessi Sposi.
  • Focalizzazione interna, si ha quando a raccontare i fatti è uno dei personaggi. La storia quindi ha un punto di vista interno alla narrazione. Si evolve con il personaggio che racconta e ne ricalca la caratterizzazione. Non necessariamente il punto di vista deve essere unico, ma si può ricorrere anche a soluzioni variabili e multiple, offrendo al lettore la chiave di lettura di diverse forze in campo. Sono un esempio di questo tipo di soluzione le autobiografie e i romanzi epistolari.
  • Focalizzazione esterna, si ha quando a raccontare le vicende è una figura esterna alla trama, che non interagisce con i personaggi e che scopre il susseguirsi degli eventi man mano che la narrazione avanza. Tipico, questo modo di raccontare, dei romanzi gialli e in quelli d’avventura, in cui a farla da padrona è proprio la ricerca della soluzione a un mistero.

Esiste poi una casistica in cui il narratore, riferisce fatti che a sua volta ha ricevuto da qualcuno. Ed è in questo senso che viene fatta un’ulteriore classificazione:

  • Narratore di primo grado, quando a tenere le fila della narrazione con il lettore è una figura che ha ricevuto informazioni da un altro personaggio.
  • Narratore di secondo grado, cioè colui che riporta le informazioni al narratore di prima grado, che poi si occuperà di fornirle ai lettori.
  • Narratore di terzo grado, quarto grado, e così via.

Tipi di narratore

Passiamo ora in rassegna, nel dettaglio, tutti i tipi di narratore che potrai utilizzare nella costruzione del tuo libro:

  • Narratore esterno o eterodiegetico, quel narratore che riporta fatti ed eventi ai quali non ha preso parte, utilizzando generalmente la terza persona. Si ha in questo caso una focalizzazione di tipo zero.
  • Narratore in terza persona che può essere palese, quando si conoscono di lui specificità utili alla trama; onnisciente quando è a conoscenza di tutto quello che è avvenuto, avviene e avverrà; quasi onnisciente, quando invece è consapevole solo di alcune porzioni di fatti.
  • Narratore interno: autodiegetico o omodiegetico, che si manifesta come un personaggio che ha vissuto in prima persona i fatti che racconta, oppure espone fatti di cui è stato testimone. Caratteristica di questo tipo di narratore è la non onniscienza.
  • Narratore in prima persona, che a sua volta può essere il protagonista, autodiegetico, oppure un narratore testimone, omodiegetico. A questa categoria, infine, va aggiunto il narratore inaffidabile, cioè quella figura la cui credibilità per svariate ragioni è stata compromessa.
  • Narratore doppio, o anche triplo o più. E si ha quando sono presenti nella narrazione più punti di vista, che si alternano offrendo diverse angolazioni alla trama presentata.

Tipi di narratore, libri consigliati

Non esistono dei veri e propri manuali, anche perché la letteratura stessa è un susseguirsi di esempi di come ogni soluzione sia possibile e funzionale. L’importante è mantenere una coerenza stilistica durante tutta la stesura del libro, affidandosi al proprio editor e al correttore di bozze per essere certi di un risultato di grande qualità.

Qualora però volessi esplorare varie tipologie di narrazione, puoi trarre ispirazione dalla tua esperienza di lettore e lettrice spaziando da Martin e Le cronache del ghiaccio del fuoco, in cui l’autore sapientemente pone il punto di vista di ogni capitolo su un diverso personaggio, a La coscienza di Zeno di Italo Svevo, in cui ti imbatterai in una narrazione in prima persona. Oppure La verità sul caso Harry Quebert, in cui l’autore Joel Dicker gioca con il tempo e con i flashback per offrire diversi punti di vista e spunti al narratore, sui quali costruire tutto il racconto.

A questo punto non ti resta che scegliere la soluzione più adatta alla tua penna e al tuo modo di raccontare le storie, e iniziare a scrivere!

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