Fabula e intreccio, elementi di narratologia per scrivere la tua storia

 Una storia, un racconto o un romanzo si compongono di tante parti, ne abbiamo parlato quando è stato affrontato il tema dello storytelling, ed è giusto ribadirlo oggi che ci troviamo a capire nel dettaglio a cosa si fa riferimento quando si utilizzano i termini fabula e intreccio.

Qualcuno sicuramente avrà reminiscenze scolastiche, mentre per altri si tratta di due parole mai sentite prima. Qualunque sia il tuo caso non preoccuparti, nelle righe che seguiranno affronteremo il tema in maniera chiara affinché ogni dubbio possa essere sciolto.

Indice

Fabula e intreccio, cosa sono e differenze

La fabula si costruisce con quello schema che abbiamo affrontato parlando dell’arco narrativo, e con tutto quel percorso di crescita del protagonista legato a una successione cronologica di eventi. Questo però non vuol dire dover necessariamente scrivere un libro che percorra in maniera ordinata nel tempo i fatti narrati. A proposito di questo, infatti, esiste il concetto di intreccio. Analizziamoli nel dettaglio.

Come individuare la fabula

Partiamo dalla fabula: provando a semplificare al massimo il concetto, intendiamo la successione cronologica degli eventi che vengono narrati in un libro. Una sequenza ordinata che parte dall’episodio più lontano nel tempo, fino ad arrivare al più recente.

Per la fabula inoltre è bene ricordare come si possa scindere la trama in una serie di sequenze che si susseguono, e che messe insieme restituiscono la narrazione nella sua interezza. Ne esistono di cinque tipi:

  • Narrative, quelle in cui ritroviamo la maggior parte dell’azione. Sono presenti in maniera dominante nei romanzi d’avventura e vengono definite anche parti dinamiche.
  • Descrittive. Si contrappongono alle sequenze narrative e sono quelle parti statiche di testo in cui la narrazione si ferma per lasciare spazio a descrizioni di luoghi, personaggi o ambienti.
  • Riflessive, dedicate ai pensieri dei personaggi.
  • Espressive, in cui viene dato maggior spazio alle emozioni, agli stati d’animo e ai sentimenti dei protagonisti della storia.
  • Dialogiche, che fanno riferimento a tutte quelle sequenze di racconto in cui è presente un dialogo. È in queste sequenze che potrai far parlare i tuoi personaggi dando loro spazio e voce per esprimersi al meglio. Per approfondire leggi Come scrivere un dialogo.

Come individuare l’intreccio

Con il termine intreccio si fa riferimento all’ordine con cui gli eventi che compongono il corpo del tuo testo vengono presentati al lettore dal narratore, senza il bisogno che ci sia necessariamente una logica temporale. Nessuno ti vieta di iniziare il tuo libro con un flashback e cominciare a costruire proprio da quel punto la tua storia.

Quando fabula e intreccio coincidono, esempi

Iniziamo dal perché può essere utile farle coincidere: sicuramente per restituire al lettore una sequenza lineare dei fatti e presentargli una storia nella maniera più chiara e limpida possibile. È una soluzione adattata per le autobiografie o per i saggi, ma si sposa alla perfezione anche nella narrativa fiabesca.

In generale si adotta questa soluzione in tutti quei testi in cui si vuole restituire una storia in cui è importante che la trama e il susseguirsi degli eventi non creino confusione in chi legge.

In Harry Potter ad esempio, anche dove ritroviamo dei flashback, fabula e intreccio nel complesso coincidono. Questo permette al lettore di avere sempre chiaro il percorso di crescita dei personaggi e il preciso momento storico in cui si trovano i protagonisti.

Si tratta di una modalità diffusissima anche tra i bestseller, quindi non avere paura di provare.

Quando fabula e intreccio non coincidono

Andando per gradi, è evidente come una trama frammentata, con riferimenti cronologici che si mescolano tra loro e in cui i piani temporali si alternano, crei confusione nel lettore, che è così costretto a uno sforzo in più per far combaciare tutte le tessere del puzzle.

Questo non sempre è un male: la suspense, il vago, o il dubbio sono infatti caratteristiche intrinseche di generi come il thriller e il giallo.

Flashback e flashforward, come anche il susseguirsi di più punti di vista, se utilizzati con perizia e attenzione possono essere strumenti potentissimi nelle mani di chi scrive, per costruire una trama avvincente e ricca di colpi di scena.

Come spesso abbiamo detto dalle colonne di questo blog, quando si parla di scrittura non esistono verità assolute. Scegliere di far coincidere o non far coincidere fabula e intreccio, non renderà automaticamente il tuo libro migliore o peggiore.

Starà alla tua abilità di scrittura (e al lavoro fatto in fase di editing) raccogliere i frutti di quanto prodotto.

Arrivati a questo punto sicuramente ti sarà finalmente chiaro cosa sia concretamente la fabula e cosa invece si intende con il termine intreccio. Non ti far scoraggiare dall’apparente difficoltà ma gioca con le parole, con gli eventi e con il susseguirsi di personaggi e punti di vista.

Il risultato sarà sicuramente un libro di grande qualità.

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