Sequenze narrative, dialogiche, riflessive e descrittive: spiegazione ed esempi

Un testo (o un libro) rappresenta il complesso e articolato insieme di vari elementi: dai dialoghi alle ambientazioni, dallo scontro tra l’eroe e il suo antagonista, fino al narratore. Tutte queste componenti contribuiscono a dare forma alla storia, e si alternano e mescolano per mano dell’autrice e dell’autore in quelle che vengono chiamate sequenze narrative.

Ce ne sono di diverso tipo e ognuna assume una funzione differente. Vediamole insieme.

Indice

Sequenze narrative, cosa sono

Partiamo come sempre dalla definizione per comprenderne il senso e la funzione. Generalmente in narratologia possiamo indicare come sequenza narrativa quell’insieme di frasi unite da un nesso logico che esprimono un concetto e presentano una serie di avvenimenti tra loro collegati. L’obiettivo finale è quello di comunicare un messaggio al lettore.

Volendo semplificare, facendo un paragone con il cinema, una sequenza narrativa non è nient’altro che la scena nella quale inserisci i tuoi personaggi.

A seconda del modo in cui i tuoi personaggi interagiscono tra loro in quella scena, avrai una sequenza che assumerà una funzione differente.

Tipi di sequenze narrative

Parliamo, quindi, dei tipi di sequenze narrative a cui puoi dare vita quando scrivi il tuo libro. Si riassumono in cinque gruppi:

  • Narrative
  • Descrittive
  • Riflessive
  • Espressive
  • Dialogiche

Sequenze narrative

Le sequenze narrative sono generalmente la tipologia più presente all’interno di un libro. 

La loro funzione, come intuibile dal nome, è quella di narrare. Abbiamo a che fare con questa tipologia di sequenza in tutte quelle porzioni di racconto in cui si svolge l’azione. In quei momenti in cui la storia va avanti. Ad esempio, quando vi è lo scontro tra due personaggi, quando si raggiunge l’apice della storia oppure quando ci si appresta alla conclusione del libro.

A seconda di come si struttura l’arco narrativo, si può dare forma a diversi tipi di storia, per approfondire: Tipi di storia e movimento narrativo, da dove cominciare.

Sequenze descrittive

Anche in questo caso il nome ci viene in aiuto, anche se da un punto di vista tecnico non è esaustivo della funzione che queste sequenze svolgono.

Nelle sequenze descrittive il tempo si ferma e la storia non va avanti. È come se ci fosse una pausa rispetto all’evolversi degli eventi. 

Elemento caratterizzante di queste sequenze è la descrizione di un personaggio, di un’emozione, di un’ambientazione particolare o di un particolare e significativo paesaggio al quale hai deciso di dare spazio.

Con una sequenza descrittiva avrai la possibilità di caratterizzare la tua storia, renderla viva e ricca di particolari che contribuiranno a immergere il lettore nel tuo libro.

Sequenze riflessive

Come per quelle appena descritte, anche le sequenze riflessive hanno la peculiarità di fermare il tempo per introdurre un pensiero critico rispetto agli avvenimenti raccontati in precedenza, o per introdurre quanto dovrà accadere in futuro.

Questo tipo di sequenza ha una duplice funzione perché può certamente introdurre i pensieri e le riflessioni dei personaggi su determinati temi, ma può essere utilizzata per dar spazio a commenti e considerazioni del narratore.

Il narratore infatti, indipendentemente dalla tipologia, è un personaggio a tutti gli effetti e sfruttare la possibilità di farlo parlare non va assolutamente sottovalutata.

Sequenze espressive

Le sequenze espressive sono una declinazione delle sequenze riflessive e descrittive. In questo caso il focus va posto sulle emozioni dei personaggi.

Ci si sofferma sugli stati d’animo e sui sentimenti, sul modo di reagire a determinate esperienze che stanno vivendo, sul modo in cui questa reazione si manifesta nel rapporto con il resto dei protagonisti e degli avvenimenti.

Sequenze dialogiche

Ultime, ma non per importanza, le sequenze dialogiche, che sono lo strumento a tua disposizione per dar voce ai personaggi.

Attraverso questa tipologia di sequenza potrai permettere loro di esprimersi, esporsi, empatizzare con il lettore e costruire una caratterizzazione accurata e precisa.

Il dialogo inoltre ha lo scopo di restituire aria al testo, velocizzando il ritmo e immergendo chi legge all’interno della scena. Per approfondire come costruire una sequenza dialogica, leggi Come scrivere un dialogo.

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