5 domande per combattere gli stereotipi sul self-pub

Per anni, il self publishing si è portato dietro una serie di stereotipi che nel tempo hanno contribuito a creare falsi miti attorno a questo modo alternativo di far arrivare le storie al pubblico.

Se trattata con criterio, invece, l’autopubblicazione può dare alle autrici e agli autori grandi soddisfazioni, che non hanno molto da invidiare alle pubblicazioni con i grandi editori. 

Quello che faremo oggi è proprio cercare di sfatare questi miti, analizzandoli per mostrare la loro inconsistenza, rispondendo a quelle domande che chi si affaccia al self publishing con Kobo Writing Life ci rivolge più spesso. 

Indice

Il self publishing è veramente gratuito?

Domanda assolutamente lecita, perché in tutti i settori ci sono servizi apparentemente gratuiti ma che si rivelano praticamente inutilizzabili, se non dietro il pagamento di una fee periodica o annuale per sbloccare feature aggiuntive, ma fondamentali. 

Nel caso del self publishing invece, e di Kobo Writing Life nello specifico, il servizio è completamente gratuito.

Non ci sono costi per le autrici e gli autori in fase di caricamento dell’ebook, e non verrà richiesto alcun tipo di abbonamento per continuare a pubblicare.

Il self publishing è per i prodotti di scarsa qualità?

Così come affidarsi a un editore non garantisce in alcun modo la pubblicazione di un prodotto di qualità, allo stesso modo produrre autonomamente il proprio ebook non è sinonimo di scarsa cura.

Anzi: potendo controllare in prima persona ogni aspetto della messa online, ogni autore o autrice tiene monitorato qualsiasi aspetto del suo lavoro. In questo modo può assicurarsi che ogni dettaglio venga affrontato con il massimo della professionalità.

A proposito di quest’ultimo aspetto, Kobo Writing Life mette a disposizione dei suoi autori e delle sue autrici servizi editoriali professionali, a prezzi vantaggiosi.

Un servizio riservato ai nostri e alle nostre self-publisher, che permette di far arrivare al pubblico un lavoro impeccabile dal punto di vista editoriale. 

Per approfondire leggi il nostro articolo: Self publishing e qualità editoriale.

Pubblicando il mio libro in autonomia, sarò solo o sola lungo il processo di promozione?

La risposta a questa domanda è molto semplice, ed è un no assai grande. In qualsiasi momento l’autrice o l’autore può scrivere a writinglife@kobo.com e mettersi in contatto con il nostro staff.

Insieme potremo valutare possibilità di promozione, o sciogliere rapidamente qualsiasi dubbio legato nello specifico alla nostra piattaforma o a qualsiasi incertezza nasca in un momento così importante dalla writing life delle scrittrici e degli scrittori. Per approfondire puoi leggere: Self-Publishing: l’autore è davvero solo?

Il self publishing è indicato solo per i romanzi rosa?

Anche in questo caso, la risposta è negativa. 

Il self publishing è adatto a qualsiasi tipo di genere e a dirlo sono i fatti. 

Tra le penne più illustri di Kobo Writing Life c’è Michele Amitrani, famoso autore indipendente affermatosi nei romanzi fantasy e fantascientifici, e Francesco Zampa, giallista di successo e autore indipendente dal 2010.

Di chi sono i diritti, una volta pubblicato il libro?

Nel caso di Kobo Writing Life trova una risposta assai precisa: dell’autrice o dell’autore.

KWL infatti non chiederà mai i diritti di pubblicazione a chi si affida al suo servizio per permettere una totale autonomia e indipendenza agli scrittori e alle scrittrici, che in qualsiasi momento resteranno proprietari del proprio lavoro.

Per qualsiasi altra domanda o dubbio, non esitare a contattare il nostro supporto. Sapremo trovare insieme la soluzione migliore per te e per la storia a cui hai dato vita. 

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