Scrivere un thriller: la guida e i consigli di Kobo Writing life

Districarsi tra i generi, le ambientazioni, le difficoltà nell’inserire il proprio manoscritto in un contesto ben preciso, in un mercato editoriale sempre più fluido e aperto alle contaminazioni. Insomma, scrivere un libro, specialmente per un autore alle prime esperienze, non è un’esperienza semplice, tanto più se si vuole sperimentare soluzioni inedite.
Per sperimentare, però, bisogna conoscere le basi da cui si parte ed è per questo che oggi, dopo aver parlato di romanzo fantasy e romanzo giallo, approfondiremo con te un altro dei generi di maggior successo: cercheremo insieme di capire come scrivere un thriller.

Indice

Cos’è il thriller

Il romanzo thriller è stato visto alle origini come costola dei gialli; non a caso infatti spesso è definito anche giallo d’azione. Oggi però è sviluppato autonomamente con specificità ben marcate.

Il termine thriller deriva dall’inglese “to thrill” – rabbrividire – e sfrutta proprio questo concetto per tenere il lettore incollato alle pagine.

Un buon romanzo thriller è ricco di suspense che si mescola sapientemente a intense scene d’azione. La tensione che gela il lettore deve esplodere poi in scontri anche fisici, in grado di dare dinamicità al racconto. 

Se l’obiettivo di un libro è sempre quello di suscitare emozioni, nello specifico caso del thriller dovranno essere forti, scioccanti, sconvolgenti per il lettore che non era pronto a viverle tutte insieme.

Elementi caratteristici del thriller

Sta a te e la tua penna trovare il giusto equilibro tra le varie caratteristiche del libro che stai con cura scrivendo: ci sono sicuramente alcune peculiarità da tenere a mente per scrivere un thriller:

  • la presenza di un personaggio inatteso o di un evento di inaspettato a sconvolgere i piani e la vita del protagonista, catapultandolo poi nel susseguirsi degli eventi;
  • la morte, come forte pericolo e costante presenza, quasi come fosse un personaggio secondario della trama;
  • un antagonista che inizialmente appare come vincitore prevalendo sul protagonista;
  • un mistero da risolvere come sfondo della narrazione;
  • un perenne confronto fisico, ma forse ancor più importante il conflitto psicologico che muoverà e condizionerà nel bene e nel male le scelte dei singoli personaggi;
  • Ogni scontro è mosso, oltre che dal normale istinto di sopravvivenza, anche da ideali di giustizia e moralità.

Sottogeneri del romanzo thriller

Come spesso accade, ogni genere si sviluppa in tanti sottogeneri che prendono dall’originale l’impostazione di base, e la declinano poi con norme e peculiarità tipiche:

  • Thriller psicologici, in cui a essere protagonista non è uno scontro fisico ma di natura psicologica. Ovviamente;
  • Thriller politici, diffusi dopo l’assassinio di Kennedy;
  • Thriller erotici, in cui è protagonista la sfera sessuale;
  • Thriller medici;
  • Thriller legali;
  • Thriller tecnologici, che si sono sviluppati molto negli ultimi anni con l’aumento dell’interesse generale verso le nuove tecnologie;
  • Thriller di spionaggio, caratterizzati da una fuga del protagonista.

Chi è il lettore del genere thriller

Come visto per il romanzo giallo, anche in questo specifico caso dovrai confrontarti con un lettore esigente e preparato, che vivrà il tuo libro in costante ricerca di adrenalina, di ansia e poi di alte aspettative in ogni passaggio e svolte di trama.

Vuole divorare il tuo libro, mantenendo alta la tensione e tenderà a collaborare con il protagonista per il risolvere le questioni più spinose. Il consiglio è quello di creare per lui un percorso di scoperta e crescita, di mescolare attentamente azione e riflessione e soprattutto di non aver fretta.

L’ansia è un’emozione che si costruisce nel tempo: più sarai attento nel farla crescere senza esasperarla, migliore sarà il risultato che otterrai.

Thriller e romanzo giallo, le differenze

A farla da padrona nel thriller è la tensione, effetto che prevale sulla ricerca della soluzione del possibile caso, caratteristica, invece, del giallo. Il caso nel thriller, inoltre, si manifesta perlopiù su larga scala: omicidi seriali, terrorismo di varia natura, questioni sociali che coinvolgono la collettività.

Nel thriller il lettore spesso assiste direttamente alla preparazione del crimine o alla sua esecuzione focalizzandosi sui protagonisti in campo, piuttosto che sugli effetti delle loro azioni. Sono il pericolo e la violenza a essere al centro della narrazione.

In questo senso poi si sposta il focus del climax, che nel giallo viene raggiunto alla risoluzione del caso, mentre nel thriller lo abbiamo nel momento dello scontro tra il protagonista e il suo antagonista.

Come scrivere un buon thriller: consigli

Arrivati a questo punto è utile darti alcuni consigli pratici per scrivere un buon romanzo thriller:

  • Studia il genere, se hai deciso di approcciarti a questo tipo di testo è perché probabilmente sei rimasto colpito da un libro letto. Approfondisci cosa ti è rimasto impresso, comprendendone le ragioni e le peculiarità narrative. Studia i maestri e parti dal loro modo di raccontare, elaborando poi un tuo personalissimo metodo.
  • Scegli una voce narrante adatta alle esigenze. Non importa se il tuo narratore sia onnisciente oppure debba a mano a mano scoprire insieme al protagonista cosa accade. L’importante è capire bene di chi sia il punto di vista: della vittima o del carnefice?  
  • Crea suspense: per farlo ti potrà essere utile capire quali sono le caratteristiche dello storytelling, giocando magari con i vari archetipi e con il viaggio dell’eroe.
  • Sfrutta il cliffhanger, o tecnica del finale sospeso, per immergere il lettore nella narrazione costringendolo a rincorrere affannosamente un compimento dei fatti che sembra non arrivare mai.
  • Show don’t tell, regola che ormai conosci a memoria, ma che in un contesto come quello del thriller forse, è ancor più valida.
  • Usa uno stile essenziale e incisivo. Il lettore appassionato di thriller non vuole costruzioni arzigogolate o troppo complesse: ha bisogno di azione e pathos e le ricerca attraverso immagini dal forte impatto già dalle prime battute.

Libri a cui ispirarsi

Avendoti detto di ispirarti ai maestri del genere, ci sembra giusto, arrivati alla conclusione di questo articolo, suggerirti anche alcuni titoli assolutamente immancabili nella tua libreria: da Il silenzio degli innocenti di Thomas Harris a L’incubo di Hill House di Shirley Jackson. Senza ovviamente dimenticare il maestro Stephen King, del quale è impossibile citare un solo titolo, ai famosissimi Il collezionista d’ossa di Jeffrey Deaver e Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson.

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